Irina Zarutska
Irina una ragazza di soli 23 anni che tornava a casa in metro dopo il lavoro.
Era una ragazza ucraina che si era rifugiata negli Stati Uniti con la sua mamma, la sorella e il fratello, sfuggiti da una guerra dove le vittime sono sempre i più deboli, a cui vengono infranti i sogni.
E' il 22 agosto le 10 di sera, Irina sta tornando a casa dopo il lavoro in pizzeria, è seduta tranquillamente sulla metro e sta curiosando sul suo cellulare, non sta dando fastidio a nessuno. Dietro di lei c'è un ragazzo di colore, anche lui seduto, sembra un normalissimo passeggero nessuno può immaginare cosa sta per fare.
L'uomo è Decarlos Braown Jr. di 34 anni, lui non è uno sconosciuto per la polizia infatti è stato arrestato ben 14 volte per reati violenti, è uno schizofrenico paranoide certificato, allora cosa ci fa ancora in giro?
Nel gennaio del 2025 è stato rilasciato, libero di circolare, libertà concessa da una giudice che non ha dato il giusto peso alla sua condizione valutando male la sua pericolosità.
Quella sera la mente di Brown dopo l'ennesimo blackout si è alzato, ha estratto un coltello e ha colpito la povera Irina che inizialmente confusa e spaventata si guarda intorno terrorizzata senza capire cosa è accaduta e poi si accascia e muore. Dopo l'aggressione l'uomo si allontana indisturbato avvolgendo il coltello ancora sanguinante nella sua felpa e scende dalla metro, verrà arresto pochi istanti dopo.
La tragicità di questo omicidio non è soltanto la crudeltà dell'uomo ma l'indifferenza dei pochi passeggeri presenti che non solo non hanno cercato di fermarlo ma non hanno neanche prestato i primi soccorsi alla ragazza abbandonandola sul sedile lasciandola la a morire.
Dopo la crudeltà dell'aggressione Trump ha invocato la pena di morte per l'assessino scrivendo questa frase sui social: "There can be no other option"
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