Jesse H. Pomeroy il più giovane serial killer
Jesse Harding Pomeroy è passato alla storia come uno dei più giovani e inquietanti serial killer degli Stati Uniti. Nato il 29 novembre 1859 a Charlestown, Massachusetts, la sua infanzia fu segnata da abusi familiari, isolamento sociale e una precoce inclinazione alla crudeltà.
Jesse era un bambino solitario, con un aspetto fisico insolito: il suo occhio destro era completamente bianco, privo di iride e pupilla. Vittima di bullismo e cresciuto in un ambiente familiare violento, iniziò presto a manifestare comportamenti sadici, torturando animali domestici e selvatici.
Tra il 1871 e il 1872, a soli 12 anni, Jesse cominciò ad attirare bambini più piccoli in luoghi isolati per poi torturarli brutalmente. Le vittime, tutte di età compresa tra i 4 e gli 8 anni, venivano legate, picchiate, ferite con coltelli e in alcuni casi costrette a subire umiliazioni verbali e fisiche. Nonostante le descrizioni fornite alla polizia, Jesse riuscì a sfuggire all’arresto per mesi, anche grazie a errori nelle indagini.
Fu arrestato nel 1872 dopo che una delle sue vittime lo riconobbe mentre osservava la stazione di polizia. Durante l’interrogatorio, confessò le aggressioni. Inizialmente fu mandato in un riformatorio, ma nel 1874, dopo il ritrovamento del corpo mutilato di un bambino di quattro anni, Horace Mullen, Jesse fu nuovamente arrestato. Confessò anche questo omicidio, dichiarando: “L’ho fatto io. L’ho ucciso con un coltello. L’ho colpito nel cuore”.
Condannato a morte all’età di 14 anni, la sua pena fu commutata in ergastolo in isolamento. Trascorse oltre 40 anni in solitudine, diventando cieco da un occhio e tentando più volte la fuga. Morì il 29 settembre 1932, all’età di 72 anni, nel penitenziario di Bridgewater.
La storia di Jesse Pomeroy continua a suscitare interesse per la sua eccezionalità: un bambino capace di atti di violenza così estremi da lasciare sgomenti anche i criminologi moderni. Il suo caso solleva interrogativi profondi sulla natura del male, sull’influenza dell’ambiente familiare e sulla responsabilità penale dei minori.
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