Darren Deon Vann: il serial killer di Gary, Indiana
Darren Deon Vann è un nome che evoca orrore nella comunità di Gary, Indiana. Nato il 21 marzo 1971, Vann è stato arrestato nel 2014 dopo aver confessato l’omicidio di sette donne, anche se le autorità sospettano che le sue vittime possano essere molte di più.
Darren Deon Vann ha avuto un passato segnato da instabilità, violenza e problemi legali che sembrano aver anticipato la sua discesa nel crimine seriale.
Nato il 21 marzo 1971 in Indiana, Vann si arruolò nei Marines nel 1991, ma fu congedato con una formula “other than honorable” solo due anni dopo, nel 1993. Questo tipo di congedo indica comportamenti problematici durante il servizio, anche se i dettagli specifici non sono stati resi pubblici.
Nel 1995 sposò Maria Vann, una donna di circa trent’anni più grande di lui.
Il matrimonio durò 16 anni, ma fu descritto come turbolento: Maria chiese il divorzio nel 2009 e fu ufficializzato nel 2011. Durante quel periodo, Vann fu arrestato a Gary, Indiana, per aver minacciato di morte la sua fidanzata, un reato che gli costò 90 giorni di carcere.
Uno degli episodi più gravi del suo passato avvenne in Texas: nel 2007 aggredì sessualmente una donna ad Austin.
Fu condannato nel 2009 e scontò cinque anni in prigione, venendo rilasciato nel luglio 2013. Poco dopo il suo ritorno in Indiana, iniziò la serie di omicidi per cui sarebbe poi diventato tristemente noto.
Il suo passato mostra un’escalation di comportamenti violenti e antisociali, con segnali d’allarme che, col senno di poi, avrebbero potuto indicare un rischio ben più grave.
Il caso esplose il 17 ottobre 2014, quando il corpo di Afrikka Hardy, 19 anni, fu trovato strangolato in una stanza del Motel 6 a Hammond, Indiana. Le indagini portarono rapidamente a Vann, che fu arrestato il giorno successivo. Durante l’interrogatorio, confessò non solo l’omicidio di Hardy, ma anche quello di altre sei donne, i cui corpi furono ritrovati in edifici abbandonati a Gary.
Vann aveva un passato segnato da violenza e instabilità. Ex marine con un congedo “non onorevole”, fu condannato nel 2009 per un’aggressione sessuale commessa in Texas e scontò cinque anni di carcere. Dopo il suo rilascio nel 2013, tornò in Indiana, dove iniziò la sua serie di omicidi.
Nel 2018, Vann si dichiarò colpevole di sette omicidi per evitare la pena di morte.
Fu condannato a sette ergastoli senza possibilità di libertà condizionale.
Durante l’udienza, rimase impassibile mentre pronunciava la parola “colpevole” sette volte, una per ciascuna vittima.
Anni prima dell’arresto di Vann, Thomas Hargrove, fondatore del Murder Accountability Project, aveva segnalato alle autorità locali una serie di omicidi sospetti a Gary, suggerendo la presenza di un serial killer. Le sue preoccupazioni furono ignorate, sollevando interrogativi su quanto prima si sarebbe potuto fermare Vann.
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