Il Golden State Killer: La Cattura di un Fantasma del Passato


Alcuni degli identikit forniti dalle vittime sopravvissute

Il caso del Golden State Killer è uno dei più celebri nella storia criminale americana, una saga durata decenni che ha terrorizzato intere comunità, messo a dura prova le forze dell’ordine e dimostrato il potere della scienza moderna nella risoluzione di crimini irrisolti. Dietro a questo nome inquietante si cela Joseph James DeAngelo, un ex poliziotto il cui regno del terrore attraversò gli anni ’70 e ’80 in California.

Chi era il Golden State Killer?
Conosciuto inizialmente con altri soprannomi, come l’East Area Rapist e il Original Night Stalker, il Golden State Killer è stato responsabile di almeno 13 omicidi, 50 stupri e oltre 100 furti in diverse contee della California. Le sue vittime erano coppie e donne sole, spesso attaccate nelle loro case durante la notte. Il killer dimostrava una preparazione meticolosa, entrando nelle abitazioni con largo anticipo, studiando i movimenti delle vittime e lasciando dietro di sé una scia di paura e angoscia.
I crimini del Golden State Killer non erano solo brutali: erano psicologicamente devastanti. L’assassino spesso telefonava alle sue vittime mesi dopo l’attacco per minacciarle, lasciando un segno indelebile nelle loro vite.

Un caso irrisolto per decenni
Nonostante la vastità delle prove raccolte, incluso il DNA lasciato sulla scena di alcuni crimini, le forze dell’ordine per anni non riuscirono a identificare il responsabile. Il caso si arenò, diventando uno dei più frustranti per investigatori e criminologi.
La svolta arrivò solo nel 2018, grazie a una combinazione di persistenza investigativa e tecnologia genetica. Utilizzando tecniche di genealogia genetica, gli investigatori confrontarono il DNA raccolto sulle scene del crimine con i dati presenti in database pubblici di genealogia, come GEDmatch. Questo permise di risalire a Joseph DeAngelo, un uomo apparentemente insospettabile che viveva in una tranquilla periferia californiana.

La gente si fidava di lui

La cattura e il processo
Joseph James DeAngelo, allora 72enne, venne arrestato nella sua abitazione nel 2018. L’ex ufficiale di polizia, che aveva condotto una vita apparentemente normale, fu presto smascherato come uno dei più prolifici criminali della storia americana.
Durante il processo, DeAngelo si dichiarò colpevole di tutte le accuse a suo carico, evitando così la pena di morte in cambio dell’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Nel 2020, fu ufficialmente condannato.


L’impatto del caso
Il caso del Golden State Killer ha avuto un impatto profondo in diversi ambiti:
1. La scienza forense e la genealogia genetica: La cattura di DeAngelo ha rappresentato un punto di svolta nell’uso della genealogia genetica per risolvere crimini. Dopo il suo arresto, molti altri casi freddi sono stati riaperti e risolti con tecniche simili.
2. Le vittime: Per molte delle vittime sopravvissute e le loro famiglie, la cattura di DeAngelo ha rappresentato una forma di chiusura, sebbene le cicatrici emotive restino profonde.
3. L’etica e la privacy: L’uso di database genetici pubblici ha sollevato importanti questioni etiche. Se da un lato questa tecnologia ha permesso di identificare criminali pericolosi, dall’altro ha generato dibattiti sul diritto alla privacy genetica.


Conclusioni
Il caso del Golden State Killer non è solo una storia di orrore e dolore, ma anche un monito sulle capacità della scienza moderna di portare giustizia, anche dopo decenni. Allo stesso tempo, è un promemoria delle complessità morali che emergono quando le nuove tecnologie incontrano il sistema legale.

Mentre il fantasma del passato è stato finalmente smascherato, il suo caso continua a essere oggetto di studio e discussione, un capitolo fondamentale nella criminologia moderna.

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