La notte più spaventosa dell'anno
Si avvicina la notte più spaventosa dell'anno, il 31 ottobre i bambini si preparano con i costumi dei loro mostri preferiti a fare dolcetto o scherzetto e noi organizziamo la serata tra amici a guardare film dell'horror mangiando popcorn. Alcuni di questi film sono stati ispirati da storie realmente accadute, storie che mettono i brividi, storie di tutti i giorni che ci incuriosiscono malgrado le terribili sensazioni che ci trasmettono.
Ecco una lista di alcuni dei film horror più famosi e spaventosi di tutti i tempi:
1. L'esorcista (1973)
2. Shining (1980)
3. Psycho (1960)
4. The Conjuring (2013)
5. Insidious (2010)
6. Halloween (1978)
7. The Ring (2002)
8. A Nightmare on Elm Street (1984)
9. Hereditary (2018)
10. Get Out (2017)
Fatti Realmente Accaduti
Il Caso di Anneliese Michel
Uno dei casi più noti che ha ispirato film horror come "L'esorcismo di Emily Rose" è quello di Anneliese Michel. Anneliese era una giovane donna tedesca che, negli anni '70, iniziò a manifestare comportamenti strani e violenti. I suoi genitori, convinti che fosse posseduta, chiesero l'intervento di due preti per eseguire un esorcismo. Dopo 67 sessioni di esorcismo, Anneliese morì di malnutrizione e disidratazione nel 1976. Il caso portò a un processo contro i genitori e i preti coinvolti, sollevando un dibattito sull'uso dell'esorcismo e la responsabilità medica.
La Casa di Amityville
Un altro caso famoso è quello della casa di Amityville. Nel 1974, Ronald DeFeo Jr. uccise sei membri della sua famiglia nella loro casa a Amityville, New York. Un anno dopo, la famiglia Lutz si trasferì nella stessa casa e iniziò a sperimentare fenomeni paranormali, tra cui voci misteriose, odori strani e apparizioni spettrali. La loro storia divenne famosa grazie al libro "The Amityville Horror" e ai numerosi film che ne seguirono.
Il Poltergeist di Enfield
Il poltergeist di Enfield è uno dei casi di attività paranormale più documentati. Tra il 1977 e il 1979, la famiglia Hodgson, che viveva a Enfield, Londra, riportò numerosi eventi inspiegabili, come mobili che si muovevano da soli, rumori strani e voci disincarnate. Il caso attirò l'attenzione dei media e degli investigatori del paranormale, tra cui Ed e Lorraine Warren, che affermarono che la casa fosse infestata da uno spirito maligno.
Questi casi reali hanno ispirato numerosi film horror e continuano a suscitare interesse e paura. La linea tra realtà e finzione spesso si confonde, rendendo queste storie ancora più inquietanti.
Ci sono storie che mettono i brividi anche senza la presenza di effetti speciali come la storia di Genie "Susan" Wiley, un caso di abuso estremo e isolamento sociale.
Susan Wiley |
Genie Wiley, nata il 18 aprile 1957 a Los Angeles, California, è conosciuta come uno dei casi più estremi di abuso infantile e isolamento sociale. La sua storia ha attirato l'attenzione di psicologi, linguisti e altri scienziati, diventando un caso di studio fondamentale per comprendere lo sviluppo del linguaggio e gli effetti dell'isolamento sociale.
Genie, il cui vero nome è Susan Wiley, è stata vittima di abusi estremi da parte del padre, Clark Wiley. A partire dai 20 mesi di età, Genie è stata confinata in una piccola stanza, legata a un seggiolino da toilette durante il giorno e chiusa in una culla con le braccia e le gambe immobilizzate durante la notte. Il padre proibiva qualsiasi interazione con lei e la puniva severamente se faceva rumore, contribuendo alla sua paura estrema di cani e gatti.
La madre di Genie, Irene Wiley, quasi cieca a causa di cataratte, aveva interazioni molto limitate con la figlia, mentre il fratello maggiore, anch'egli terrorizzato dal padre, si occupava di darle da mangiare senza mai parlare con lei.
Il 4 novembre 1970, Genie è stata scoperta da una assistente sociale quando la madre, cercando aiuto per la propria cecità, si è recata in un ufficio di servizi sociali invece che in un ufficio per disabilità visive. La condizione fisica e mentale di Genie era gravemente compromessa: era sottosviluppata, incontinente, incapace di camminare correttamente e non parlava.
Dopo la scoperta, Genie è stata ricoverata al Children's Hospital di Los Angeles, dove un team di medici e psicologi ha iniziato a prendersi cura di lei. Gli scienziati hanno visto in Genie un'opportunità unica per studiare lo sviluppo del linguaggio e i cosiddetti "periodi critici" per l'apprendimento linguistico. Nonostante i progressi significativi nelle abilità di comunicazione non verbale e nelle competenze sociali di base, Genie non è mai riuscita a sviluppare completamente un linguaggio fluente.
Nel corso degli anni, Genie è stata trasferita in diverse famiglie affidatarie, alcune delle quali hanno continuato a maltrattarla. Nel 1975, le accuse contro la madre sono state ritirate, mentre il padre si è suicidato poco prima di comparire in tribunale.
Il caso di Genie ha avuto un impatto significativo nel campo della psicologia e della linguistica, sollevando importanti questioni etiche riguardo alla ricerca scientifica su soggetti vulnerabili. La sua storia rimane un potente promemoria delle conseguenze devastanti dell'abuso e dell'isolamento sociale.
Genie vive oggi in una struttura per adulti con disabilità, lontana dall'attenzione pubblica.
Come avete visto sono molte le storie spaventose, questa di Susan è una delle tante.
Fatemi sapere la vostra lasciando un commento.....elementare.
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