Franco Percoco: uno dei primi stragisti del novecento
Il caso di Franco Percoco è uno dei più noti e controversi episodi di cronaca nera italiana degli anni '50. Franco Percoco fu protagonista di un triplice omicidio avvenuto a Bari nel 1956.
Franco Percoco nacque nel 1930 a Bari in una famiglia della media borghesia. Il padre, Vincenzo Percoco, era un rispettato dipendente delle Ferrovie dello Stato, mentre la madre, Eresvida, si occupava della casa. Franco aveva anche un fratello maggiore Vittorio che fu condannato a 8 anni di detenzione per dei furti e uno minore Giulio affetto dalla sindrome di Down. Nonostante l'apparenza di una famiglia normale, Franco Percoco aveva manifestato fin da giovane una personalità problematica, caratterizzata da comportamenti violenti e disinteresse per lo studio e il lavoro. Tuttavia, nulla lasciava presagire la tragedia che si sarebbe verificata.
La notte tra il 26 e 27 maggio 1956, Franco Percoco compì uno dei crimini più efferati della cronaca italiana. Quel giorno, rientrato a casa, si scagliò contro i propri genitori e il fratello minore, forse per un litigio a causa del suo scarso rendimento scolastico. Sotto l'effetto di alcol e farmaci uccise il padre Vincenzo colpendolo ripetutamente con un martello. La madre e il fratello minore Giulio, accorsi sul luogo del delitto, furono a loro volta brutalmente assassinati. Utilizzò un coltello per infliggere numerosi colpi mortali ai familiari. Dopo aver compiuto gli omicidi, Franco occultò I cadaveri avvolgendoli in alcune coperte, li chiuse in una camera è sigillò la porta coprendola poi con una tenda.
I corpi furono scoperti solo alcuni giorni dopo, quando i vicini, preoccupati per l'assenza della famiglia e il forte odore proveniente dall'abitazione avvisarono la polizia. Gli agenti, entrati nell'appartamento, trovarono la scena del crimine: i cadaveri dei genitori e del fratello minore in avanzato stato di decomposizione.
Franco Percoco fu rintracciato poco dopo e arrestato. Inizialmente cercò di negare ogni responsabilità, ma di fronte alle schiaccianti prove raccolte dagli inquirenti, fu costretto a confessare. La sua confessione rivelò la freddezza e la lucidità con cui aveva premeditato e compiuto il triplice omicidio.
Il processo a carico di Franco Percoco iniziò nel novembre del 1956 e attirò l'attenzione dei media nazionali. La difesa tentò di far valere l'infermità mentale del reo, sostenendo che Franco fosse incapace di intendere e di volere al momento dei fatti. Tuttavia, le perizie psichiatriche dimostrarono che Percoco era pienamente cosciente delle sue azioni.
Il 12 luglio 1958, il tribunale di Bari condannò Franco Percoco all'ergastolo. La sentenza riconobbe la premeditazione e l'efferatezza del crimine, respingendo ogni attenuante.
Dopo poco più di 20 fu rilasciato per buona condotta, si trasferì prima a Napoli poi a Torino dove trovò lavoro come impiegato e si sposò. Morì il 14 febbraio del 2001.
Durante la sua detenzione trascorse dei lunghi periodi in un manicomio criminale, fu anche visitato dal professor Francesco Carrieri al quale disse di ricordare l'omicidio dei genitori ma non del fratello.
Il caso Percoco suscitò un enorme clamore mediatico e divenne oggetto di dibattiti e riflessioni sul tema della violenza domestica e della responsabilità penale. La vicenda fu anche al centro di numerosi studi e analisi criminologiche, diventando un caso di riferimento per gli studiosi del settore.
Nel corso degli anni, il triplice omicidio di Bari è stato raccontato in libri, articoli e programmi televisivi, mantenendo viva la memoria di uno degli episodi più drammatici della cronaca italiana del dopoguerra. La storia di Franco Percoco rimane un monito sui pericoli nascosti dietro le facciate apparentemente normali delle famiglie e sulla complessità delle dinamiche psicologiche che possono sfociare in atti di estrema violenza.
Sapete ho letto e trattato di molti assassini e Serial Killer e ogni loro azione mi ha sempre colpito per la freddezza con cui hanno agito. Franco Percoco non solo ha ucciso brutalmente i suoi cari e occultato i cadaveri, ha anche organizzato festini con gli amici e la sua fidanzatina nella casa mentre nascondeva i corpi dietro una porta debitamente sigillata.
Fatemi sapere la vostra lasciando un commento.....elementare.
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