"Il mostro di Foligno, Luigi Chiatti"
Quanti di voi ricordano questa storia tristissima della nostra cronaca, la storia di Luigi Chiatti che uccise Simone Allegretti 4 anni e Lorenzo Paolucci 13.
Antonio Rossi noto come Luigi Chiatti era figlio di Marisa Rossi, una giovane ragazza madre che lavorava come cameriera e non potendo tenere il suo bambino dovette lasciarlo in un orfanotrofio. Qui nei suoi primi anni di vita è stato abusato sessualmente da un parroco per sei anni finché, fu adottato dal medico Ermanno Chiatti e sua moglie Giacoma Ponti e quando il 13 giugno 1975 l'adozione fu ufficializzata cambiarono il nome in Luigi Chiatti. Non fecero mai mancare nulla a Luigi era sempre pulito, ben vestito e curato sotto ogni aspetto soprattutto dalla signora Giacoma, il medico invece a causa del suo lavoro e i molteplici impegni era quasi sempre assente. Durante la crescita l'aggressività di Luigi si trasforma in chiusura verso gli altri, è sempre solo e non riesce ad avere amici della sua età. Nel 1987 si diploma come geometra e nel 1989, parte per il servizio militare, periodo in cui sperimenta dei rapporti omosessuali che però non soddisfanno le sue fantasie piu oscure che riguardano i bambini. È ossessionato e desidera avere rapporti sessuali con loro, li vuole a disposizione, crescerli, non ne vuole solo 1 ma ben 2, il pensiero è sempre cosi ossessivo che inizia a fare scorta di abiti per bambini, fa addirittura scorta di dolciumi. La famiglia Chiatti possedeva una casa a Foligno dove trascorrevano le vacanze un posto dove Luigi andava molto spesso anche da solo.
Il 4 ottobre del 1992 Simone Allegretti sta giocando nelle campagne vicino la sua abitazione, la mamma e la nonna sono in casa e controllano il bambino, il papà invece si è recato a lavoro presso la pompa di benzina che si trova in un paesino vicino. All'improvviso la mamma di Simone, Luciana, non lo sente più e inizia a cercarlo.
Si fa sera e di Simone non si hanno notizie; le forze dell'ordine e persino i cittadini (compreso Luigi Chiatti) lo stanno cercando nelle campagne.
Il corpo del piccolo Simone verrà ritrovato dopo due giorni lungo una scarpata. Il paese è sconvolto, chi può aver fatto una cosa simile ad un bambino? Sono tutti terrorizzati scatta così il coprifuoco i bambini non escono da soli e vanno solo a scuola. Mentre le indagini proseguono vengono individuati due sospettati che però si rivelano estranei ai fatti ma, il vero killer inizia il suo "killer game" l'assassino infatti lascia dei bigliettini con chiare indicazioni sul delitto, sfida la Polizia convinto che riuscirà a farla franca, lui stesso dichiarerà che non ha alcuna intenzione di fermarsi e sfida gli inquirenti a farlo. Lui stesso si firmerà come "il mostro di Foligno". Le indagini sono ad un punto morto finché nell'agosto del 1993 scompare Lorenzo Paolucci di 13 anni, allontanatosi da casa in bicicletta. Sarà il nonno a ritrovare il suo corpo sul ciglio di una strada, assassinato con un colpo di forchettone al collo.
Grazie al ritrovamento di segni di trascinamento e alle macchie di sangue che conducono direttamente all'abitazione di Luigi Chiatti, la Polizia farà irruzione in casa dove troverà prove evidenti sul pavimento lavato frettolosamente e macchie di sangue sul muro, sul davanzale e sul prato di fronte alla casa. Quando Chiatti viene arrestato confessa quasi subito non mostra alcuna emozione, sarà condannato a 30 di prigione e con l'attenuante della seminfermita mentale scontata la pena verrà disposto il suo internamento per almeno 3 anni in una REMS (residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza), una permanenza prolungata sia nel 2018 e poi nel 2020 dal Tribunale di Cagliari. Luigi Chiatti ha sempre sostenuto che una volta tornato libero forse avrebbe ucciso di nuovo, io credo che ne sarebbe davvero capace, alcuni istinti sono difficili da controllare soprattutto quando non sono stati soddisfatti pienamente.
Simone Allegretti 4 anni.
Lorenzo Paolucci 13 anni.
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