Aral Gabriele
Forse le bugie iniziano a essere troppe difficili da gestire, si sa "le bugie hanno le gambe corte" e Aral ormai non ce la fa più, ha paura di essere scoperto infatti non è vero che sta per laurearsi anzi è proprio il contrario e il pensiero di deludere i suoi genitori (che lo amano e sono fieri di lui) lo affligge così decide di ucciderli.
Il 22 marzo 2002 in via Lupatelli, zona residenziale di Villa Bonelli a Roma, vengono ritrovati i corpi senza vita dei coniugi Gaspare ed Elena Gabriele, sono stati avvelenati con del sonnifero, (il Minias, che la donna prende regolarmente perché soffre d'insogna) messo nella bottiglia di Limoncello bevuto dopo cena. In seguito morti per soffocamento, i corpi sono dentro degli involucri neri di plastica legati l'uno all'altro con del nastro isolante. È il figlio ha trovare i corpi, piange come un bambino chiama la madre disperato, riferisce agli inquirenti di non essersi accorto di nulla perché la sua camera è collegata al pianerottolo da un ingresso indipendente quindi non ha ne visto ne sentito nulla tant'è che si accorge della loro morte dopo due giorni.
Durante le indagini non emergono prove che confermino la tesi del ragazzo che sostiene ci sia stato un furto e in seguito il duplice omicidio, la testimonianza di Aral fa insospettire gli inquirenti che decidono di controllare la famiglia nascondendo delle cimici e ascoltando i telefoni attraverso delle intercettazioni che saranno fondamentali per la svolta delle indagini scopriranno infatti che il ragazzo ha mentito riguardo gli esami per la laurea ha appena confessato alla sorella che sono anni che non da più un esame e che mente ai genitori. Le indagini proseguono nella casa non sono state trovate impronte di sconosciuti, tutto è in ordine e pulito infondo, Aral ha avuto 48 ore per ripulire, sistemare e crearsi un alibi. Purtroppo però non ci sono ancora prove a suo carico quindi nel frattempo si trasferisce a Milano a casa della sorella e il cognato ma il rapporto tra loro non va, Aral ha dei comportamenti strani, è irritabile e instabile, non sopporta la vista delle foto dei genitori.
Il pubblico ministero Francesco Dall'Olio che si occupa delle indagini già da subito ha dubbi sul ragazzo sono 13 gli esami in tutto che appurano la sua colpevolezza. Aral verrà condannato a 28 anni, prima, durante e dopo la detenzione si dichiara innocente non ha ucciso lui i genitori ma, allora chi è stato? Chi poteva entrare senza insospettire i vicin? Chi poteva mettere il sonnifero nella bottiglia? Alcune voci aleggiavano sul padre, era sospettato di usura e pare avesse contatti con alcuni membri della banda della Magliana. Tutto questo non è mai stato confermato quindi viene da chiedersi Aral Gabriele era davvero innocente o ha avuto la freddezza e la lucidità di commettere il duplice omicidio?
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