"Caccia al Killer"
Il nostro viaggio per l'Europa a caccia di killer oggi ci porta in Olanda dove i fiori più belli e colorati fanno da cornice ad un paese che ha trovato la forza nella legalità di alcuni dei "tabù" più frequenti e comuni che attraggono l'essere umano. Il nostro killer olandese è: Willem Van Eijk nato il 1941 nel piccolo paese di Korteraar dove il lavoro ha un grande valore per gli abitanti. Sin da piccolo Willem mostra un comportamento aggressivo, odia la scuola e passa la maggior parte del suo tempo a collezionare insetti morti e rane rinsecchite ma il suo passatempo preferito è quello di torturare cani, annegare i gatti e uccidere a calci le anatre. A causa del suo comportamento gli altri bambini gli danno il soprannome di "Willempie il matto".
Durante la sua adolescenza ha degli incubi molto violenti, lo eccita il pensiero di violentare e uccidere delle donne, una fantasia che diventa realtà quando nel 1971 incontra Cora Mantel di 15 anni che dopo aver festeggiato il suo compleanno ad Amsterdam, fa tardi e non riesce a prendere l'ultimo battello per rientrare a casa. La ragazza decide di fare l'autostop e per sua sfortuna incontra Willem che si offre di accompagnarla; l'uomo vede in Cora la preda perfetta e non vuole farsi scappare questa opportunità la strangola con una scialla e poi scarica il corpo in un vicolo.
Nel 1973 Aaltje van der Plaat un'infermiera di 44 viene rapita e uccisa massacrata a coltellate, la vittima si trova nei pressi della casa di Willem con l'addome completamente aperto e gli interni che fuoriescono a causa delle numerose pugnalate è la sua seconda vittima. La polizia decide di tenere d'occhio l'uomo perchè è un potenziale sospettato e dopo una perquisizione in casa trovano degli effetti personali delle vittime. Il processo si svolge nel 1975 e Willem è considerato infermo di mente condannato a 18 anni da scontare in un'ospedale psichiatrico dove il personale avrà difficoltà a gestirlo l'uomo infatti si rifiuta di sottoporsi a qualsiasi tipo di terapia. Durante la sua permanenza Van Eijk instaura una relazione con una ragazza di nome Adri che sposa nel 1980 all'interno della struttura. All'età di 41 anni Willem torna in libertà e le autorità sperano che inizi una nuova vita con la moglie ma gli psichiatri mettono in guardia le autorità: se l'uomo subisse un qualsiasi rifiuto da una donna o anche da sua moglie potrebbe uccidere di nuovo.
Passa il tempo e il matrimonio inizia a deteriorarsi le fantasie violente e sadiche di Willem riaffiorano e ritorna ad uccidere è il 1993, la vittima una prostituta rumena di 23 anni viene strangolata e gettata in un fosso. L'anno successivo Willem accetta di essere intervistato dal giornalista Peter R. de Vries, reporter di cronaca nera, durante l'intervista il killer è tranquillo e dice di non considerare più le donne un oggetto che la permanenza nell'ospedale psichiatrico lo ha cambiato, tutto quello che dice è FALSO perchè ucciderà ancora!
Nel 1995 Van Eijk uccide per la quarta volta, un'altra prostituta di 31 anni. Si presume che l'ultimo omicidio commesso da Van Eijk sia avvenuto il 17 Luglio 2001 e che la vittima fosse un'altra prostituta di 34 anni Sasja Schenker. Qualche settimana dopo la polizia trova gli indumenti di Sasja sul terreno di proprietà dell'uomo che viene arrestato e confessa subito gli omicidi, non mostra alcun pentimento o rimorso. In realtà la polizia sospetta che Willem abbia commesso altri omicidi che però non possono essergli attribuiti per mancanza di prove. Willem Van Eijk viene condannato all'ergastolo il 7 Novembre 2002, sentenza confermata nel 2003 e nel 2005 dalla Corte Suprema. La stampa olandese lo soprannominerà la "Bestia di Harkstede", devo dire un soprannome azzeccato visto che lui durante alcune interviste rilasciate allo scrittore Sytze van der Zee fa questa dichiarazione: "Sono un cacciatore, io so come uccidere".
Cora Mantel, la sua prima vittima aveva solo 15 anni.
Willem van Eijk è morto in prigione per cause sconosciute il 19 Giugno 2019.
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