"Albert Fisch"

Albert Fisch è nato a Washington il 19 Maggio 1870 aveva 3 fratelli, suo padre era un capitano di nave sul fiume Potomac quando morì, la madre non potendo occuparsi di Albert lo portò in orfanotrofio e lo riprese con se appena trovò un lavoro. Durante la permanenza in orfanotrofio il bambino venne frustato e bastonato a sangue perchè bagnava il letto ma invece di piangere lui trovava piacere nel sentire dolore e le bastonate gli procuravano erezioni. In orfanotrofio imparò a raccontare bugie e a rubare. In adolescenza iniziò ad avere rapporti sessuali con altri ragazzi con cui praticava anche la coprofilia e l'urofilia; con il passare del tempo questi rapporti diventavano sempre più violenti e in Albert crebbe il desiderio di castrare i ragazzi che avevano rapporti sessuali con lui. Nel 1890 arrivò a New York dove diventò uno "gigolo".

Nel 1898 sposò una ragazza più giovane di lui con la quale  ebbe 6 figli, durante il matrimonio continuò le sue avventure sessuali con altri uomini. Per mantenere la sua famiglia lavorò come imbianchino, questo lavoro gli permise di vagabondare da uno stato all'altro visitando molte case. Indossava una tuta da lavoro che copriva il suo corpo nudo senza indossare altro, durante i suoi viaggio ha violentato centinaia di bambini al di sotto dei 6 anni senza essere mai scoperto. Dopo 15 anni di vita coniugale un giorno tornato casa trovò i suoi figli da soli in lacrime, la casa svuotata perchè sua moglie era andata via con un altro uomo, tutto questo lo turbò e si convinse che non avendo più vincoli era ormai libero di attuare le sue perversione più nascoste. A casa con i suoi figli era un padre presente e amorevole ma fuori era un cacciatore perverso e sadico che programmava i suoi rapimenti.

Fra i suoi crimini più efferati c'è quello di Grace Budd una bambina di 10 anni; Albert contattò la famiglia di Grace dopo aver letto un annuncio messo sul giornale dal fratello della piccola che cercava un impiego. Fisch, che inizialmente era interessato al ragazzo, si presentò come un industriale disposto ad assumerlo, portò dei doni alla famiglia si mostrò cordiale tanto da conquistare la loro fiducia. Fisch approfittò della loro buona fede è inventando una scusa chiese loro di dare il permesso alla loro figlia di accompagnarlo al compleanno di sua nipote, ovviamente non c'era alcuna festa e Grace non tornò più a casa, l'orco la portò in una casa abbandonata la spogliò, la legò, la soffocò fino a ucciderla poi la tagliò in piccoli pezzi la cucinò e la mangiò.

Di omicidi come questi Fisch ne commise molti, ciò che amava di più era mangiare le sue giovani vittime, la parte che preferiva dei loro corpi era il sedere perchè, detto da lui, era la parte "più gustosa".

Fish era affetto da numerose parafilie: sadismo, masochismo, flagellazione, esibizionismo, voyeurismo, pedofilia, piquerismo (amava conficcarsi degli aghi nei genitali) e molte altre. Quando fu arrestato al momento del processo chiese l'infermità mentale, sosteneva di aver ascoltato la voce di Dio che gli diceva di uccidere i bambini era convinto, ciò che faceva non era sbagliato altrimenti Dio lo avrebbe impedito. I dottori che visitarono Fisch scoprirono che l'uomo aveva numerosi aghi conficcati nei suoi genitali e che spesso inseriva dei batuffoli di cotone, imbevuti di alcool, nel retto e gli dava fuoco.

Fu condannato a morte, arrivò a Sing Sing nel Marzo del 1935 e giustiziato sulla sedia elettrica il 16 Gennaio 1936, Fisch non era per niente spaventato e rivolgendosi al "boia" disse che l'elettroesecuzione sarebbe stata: " la suprema emozione della mia vita".

Albert Fisch serial killer cannibale veniva chiamato "l'uomo grigio" per il suo aspetto, un uomo anziano insospettabile a cui tutti avrebbero affidato i loro bambini. Ciò che lo distingue da altri criminali sono alcune lettere scritte nelle quali spiega in maniera dettagliata i suoi crimini; la lettera spedita ai genitori di Grace ad esempio dove spiega perchè ha scelto la loro bambina.

Il dolcissimo viso di Grace Budd.

La lastra mostra gli aghi che Fisch aveva nel suo corpo.

La sua esecuzione.

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