"Il delitto della Cattolica"


Il caso di oggi è avvenuto il 24 Luglio del 1971 giorno in cui fu uccisa Simonetta Ferrero.

La donna fu pugnalata a morte con ben 33 coltellate, il corpo giaceva a terra in uno dei bagni dell'Università la "Cattolica del Sacro Cuore" di Milano.

Figlia di una famiglia benestante piemontese, il padre era un dipendente della "Montedison" dove anche Simonetta aveva iniziato a lavorare nella direzione del personale, dopo la laurea in Scienze Politiche.

Quella mattina prima della sua morte la donna doveva sbrigare delle commissioni per poi partire con i suoi genitori per le vacanze; prima si recò in una tappezzeria, poi per l'acquisto di un dizionario e infine in una profumeria dove fu vista per l'ultima volta.

Da li sarebbe dovuta tornare a casa dove non arrivò mai, fu per questo che i genitori non vedendola arrivare preoccupati ne denunciarono la scomparsa.

La mattina del 26 Luglio Mario Toso seminarista ventunenne, oggi vescovo e docente universitario, attirato dal rumore ininterrotto dell'acqua corrente proveniente dal bagno delle donne, entrò per chiudere il rubinetto  trovò il cadavere e avvertì la Polizia.

Quando i familiari ricevettero la notizia il padre ebbe due infarti e la madre un collasso per questo il corpo fu riconosciuto da due parenti lontani.

L'autopsia rivelò che la morte di Simonetta era stata causata da 33 coltellate inferte con un coltello ben affilato che aveva colpito parti vitali. La donna aveva cercato di difendersi graffiando il suo aggressore.

Gli inquirenti seguirono molte piste: la rapina che fu subito scartata perché, tutti gli oggetti di valore e i soldi non furono toccati, non ci fu violenza sessuale e anche Mario Toso all'inizio sospettato fu subito scartato.

Devo dire che leggendo questa storia mi sono posta molte domande, come mio solito, quindi mi piacerebbe sapere: "Perché fermarsi alla "Cattolica" per andare in bagno? Forse doveva incontrare qualcuno? Se così fosse l'ignoto aveva intenzione di uccidere Simonetta e ha portato con se il coltello, un'arma bianca facile da nascondere, silenziosa e fatale? Ma soprattutto perché ucciderla? Forse un innamorato geloso o non corrisposto? O magari un'amica delusa, tradita che in un momento di rabbia si è vendicata nel peggiore dei modi?"

Purtroppo non potremo mai saperlo perché questo è uno di quei "Casi Italiani Irrisolti"


Fatemi sapere la vostra lasciando un commento.....elementare.

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